domenica 27 dicembre 2009

Signora a chi?

Da quando mi sono sposata - o meglio, da quando sono sopravvissuta al giorno più felice della mia vita -, amici, parenti e vaghi conoscenti chiedono a intervalli brevi e regolari: "Allora, com'è essere sposata?".
La domanda mi spiazza sempre un po'. E' vero, sono passati solo quattro mesi e il matrimonio è uno dei pochi eventi che davvero ti cambiano la vita.
In realtà però io mi sento perfettamente uguale a 'prima'. Giusto un po' più tranquilla, visto che non devo più pensare a invitati-bomboniere-pubblicazioni-confetti-antipasti-velo, mai più. Sì, ho cambiato casa e vivo con un uomo: ma fu più scioccante andare a vivere da studentessa fuorisede a Napoli con una pugliese.
Piuttosto, mi sembra che sia cambiata la percezione che gli altri hanno di me, come se il cambio di stato civile mi avesse creato intorno un leggero alone di matronale rispettabilità.
Tipo: i regali.
A Natale che cosa regali a una ragazza devota alla Feltrinelli e a Christian Dior? una crema viso miracolosa o l'ultimo libro di Isabelle Allende, facile. Fino all'anno scorso.
Quest'anno, alla medesima credente di Estee Lauder si regalano tovaglie da tavola. Con strofinacci in tinta, ovviamente. Ché dai dettagli si vede la vera padrona di casa, signora mia.